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Il Porretto

Un luogo indecifrabile è il Porretto perché nulla trapela nella sua storia in modo organico e lineare. Compare già dopo il 1200 come "Porrectus in ripae scultennae" ed in una carta affrescata in Vaticano è citato nel '500 come luogo importante. Di certo è appartenuto a Boccadiferro, poi ai conti Spada ed è stato sede di congregazione religiosa. La serie attuale degli edifici che lo compongono di pure linee settecentesche e l'interno è variamente decorato. La chiesa annessa è dedicata a S.M. Assunta e vi si celebrava grande festa il giorno di ferragosto.
Possiamo considerare il Porretto come villa fortificata di campagna o corte rurale di grande importanza come lo dovettero essere in forma minore, i luoghi circostanti che hanno conservato nomi fioriti: Castel Ginepro, Castel Fiorello, Castelforte. Accanto al Porretto troviamo una ghiacciaia o "conserva" formata da un cumulo di terreno che si eleva su una cavità ed è protetto da folta vegetazione.

D'inverno la conserva veniva riempita di neve ed il luogo stava fresco per tutto l'anno anticipando, in armonia con la natura i moderni concetti di conservazione dei cibi.


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