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Sulle due colonne che delimitano la prima di queste entrate sono state ricavate due nicchie orientate verso sud-est. Sono anch'essi manufatti di recente costruzione, a sezione quadrata; gli incavi hanno prospetto rettangolare. Nella celletta di sinistra si trova una statuetta in gesso di S. Antonio da Padova che indossa il saio francescano; tiene in braccio il Bambino Gesù. In quella di destra l'immagine, sempre in gesso, è quella di S. Antonio Abate con libro in mano e l'immancabile porcellino ai piedi. E' chiaro l'intento che ne giustifica la presenza proprio all'ingresso di un'abitazione in zona rurale: casa, persone ed animali sono posti sotto la protezione di questi due santi a cui, specialmente nelle nostre campagne, si affidavano devotamente le attività e gli animali. In tutte le nostre contrade è conosciuta la leggenda popolare che li vuole parlanti la notte del 17 gennaio, giorno di S. Antonio Abate loro protettore.


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